Depressione Endogena e Fiori di Bach

Il significato psicosomatico della Depressione Endogena

PREMESSA: la descrizione psicosomatica é a cura della dott.ssa Zanardi alla quale sono stati aggiunti da me gli stati d’animo che generalmente sono presenti nelle persone con questo malessere.
I Fiori di Bach indicati di seguito (i nomi per intero dei fiori di Bach si trovano nel libro) hanno lo scopo di indirizzare le persone verso l’inizio di un percorso di consapevolezza emotiva che permetta loro di avere un quadro più completo di se stesse.
Ricordiamo che la regola di base del dottor Edward Bach era: Cura la persona e non la malattia.

Lettura Psicosomatica

La causa primaria del malessere è uno stato d’animo interiore alla persona. Si tratta di un’alterazione dell’affettività e dell’umore; è caratterizzata da malinconia, perdita dell’autostima, scarsa progettualità futura e sensi di colpa.
Viene anche definita “primaria”.
Il linguaggio psicosomatico esprime, attraverso questo tipo di depressione, la sensazione di paralisi e l’impossibilità a gioire. Generalmente è basata su un trauma infantile che il soggetto ha vissuto come catastrofe irrisolta. Il cambio di umore può avvenire repentinamente e in entità spropositata, rispetto all’evento scatenante. Il soggetto mostra pessimismo, disperazione e disinteresse.
La depressione endogena è caratterizzata da due attributi tipici: la tristezza e il rallentamento psicomotorio.
Il soggetto è malinconico e nostalgico, mitizza il passato, rimugina rimorsi e rimpianti. Non si interessa al presente, in cui si sente prigioniero e teme il futuro.
Si ritiene privo di valore e fallito nella vita, assolutamente impotente.

Fiori di Bach Associati

Lo stato d’animo a cui si fa riferimento per la depressione endogena è rappresentato dall’essenza M, in relazione alla depressione di origine apparentemente ignota. Per il riconoscimento di tale stato d’animo, in floriterapia, si prende in esame l’assenza di cause oggettive che inducono la persona a tanta tristezza apparentemente immotivata.
Generalmente il soggetto stesso cerca di fare un’analisi razionale delle cause che lo inducono in tale stato d’animo. Se a tali soggetti venisse chiesto cosa manca nella loro vita, come per esempio la serenità famigliare, o un lavoro che li possa soddisfare di più, o altro ancora, la risposta sarebbe: “No, non mi manca niente che possa giustificare tanta e profonda tristezza”.
Inoltre possono presentarsi gli “alti e bassi” d’umore, ossia l’alternanza tra depressione ed euforia.
Quest’altra caratteristica può essere riequilibrata da S. È possibile che la causa profonda sia radicata in un trauma passato e non risolto; a tal proposito S. B. può essere incisivo proprio per sciogliere il blocco energetico che impedisce il regolare fluire degli stati d’animo opposti alla depressione. Importanti sono anche le essenze S.C. per la disperazione, W.R. per il disinteresse generale verso la vita e C. per riacquistare interesse nel “qui e ora”.

NOTA BENEQuesto testo è tratto dal libro Alternativamente “funzioniamo” così, Eremon Edizioni, è privato e protetto da © Copyright.
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