Fiori di Bach per gli Stati d'Animo Associati alla Cirrosi Epatica

Il significato psicosomatico della Cirrosi Epatica

PREMESSA: la descrizione psicosomatica é a cura della dott.ssa Zanardi alla quale sono stati aggiunti da me gli stati d’animo che generalmente sono presenti nelle persone con questo malessere.
I Fiori di Bach indicati di seguito (i nomi per intero dei fiori di Bach si trovano nel libro) hanno lo scopo di indirizzare le persone verso l’inizio di un percorso di consapevolezza emotiva che permetta loro di avere un quadro più completo di se stesse.
Ricordiamo che la regola di base del dottor Edward Bach era: Cura la persona e non la malattia.

Lettura Psicosomatica

Nel linguaggio psicosomatico, richiama l’incapacità di metabolizzare la propria rabbia. Ne soffrono persone alcolizzate, ma anche chi non ha mai toccato una goccia d’alcol.

Sono caratterizzati da furore e rabbia; come dice un detto popolare, “si mangiano il fegato”. Tendenzialmente, il soggetto che soffre di patologie epatiche, si è sentito trascurato nell’infanzia, messo da parte, dimenticato. Caratterizzato da un forte bisogno di legami e riferimenti, il soggetto non trova né riconoscimento, né appartenenza. Se ha fratelli e sorelle, ne è geloso o lo è stato; il detto popolare dice anche “giallo per la gelosia”. Il soggetto è dominato dalla sensazione di essere stato trascurato e che, per tenersi strette le persone, non deve farsi cogliere dalla rabbia. Dunque la soffoca dentro di sé. Anche nel corso della loro malattia, i pazienti di cirrosi epatica si sentono trascinati e senza nessuna attenzione. La gelosia e l’invidia che provano per il resto del mondo distorcono le percezioni e le relazioni con gli altri e ne limitano possibili azioni.

Fiori di Bach Associati

Lo stato d’animo a cui si fa riferimento per la cirrosi epatica è rappresentato dalle essenze H. e W. che riequilibrano la rabbia, l’invidia e la gelosia il primo, il rancore e il risentimento il secondo. Questi stati d’animo sono tendenzialmente manifesti, ma nel caso specifico vengono repressi per paura di rivivere un nuovo senso di abbandono. È tale e tanta l’energia negativa (la rabbia) non scaricata correttamente che si somatizza nel fegato. A. e C. P. possono aiutare a non implodere ulteriormente, permettendo così l’avvio del processo di guarigione dalla causa, portando la persona alla presa di coscienza delle proprie realtà latenti represse.

NOTA BENEQuesto testo è tratto dal libro Alternativamente “funzioniamo” così, Eremon Edizioni, è privato e protetto da © Copyright.
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